Le grandi manovre sono iniziate lontanissime da noi. Per ora godremo la mitezza di questa parte d’Inverno, che a parte l’anomalia climatica, laddove non c’è smog e l’aria è pura, offre un clima delizioso per stare all’aria aperta, oltre che un risparmio per riscaldare la casa.
Ma l’Inverno incombe, ed anche se l’atmosfera quest’anno è particolarmente caotica ed in genere mite, le prospettive di un cambiamento del tempo, di cui abbiamo già ampiamente discusso, si rafforzano, e stavolta, sempre in una prospettiva di analisi meteo a lungo termine, perciò da confermare, danno delle ottime notizie per gli operatori turistici della neve.
Tra Capodanno e l’Epifania, una nevicata a carattere diffuso potrebbe interessare tutta la regione alpina, compreso il versante italiano, ciò sempre che non venga cancellata la proiezione dei modelli matematici, che da alcuni giorni la confermano.
Non dovrebbe essere un’abbondante nevicata, ma quantomeno offrirà un ambiente naturale meno insolito per questa stagione.
Nei medesimi giorni la temperatura si abbasserà anche in Val Padana, e siccome è questo il periodo più freddo dell’anno, il rischio di fiocchi di neve sino alla Pianura Padana non sarebbe un evento da prima pagina, bensì sarebbe un fenomeno atmosferico abbastanza normale nel cuore dell’Inverno per la zona, anche se un po’ dimenticato in queste tre ultime stagioni, ma che per un decennio e più, dopo il caldo di altri inverni, era tornato ad essere normale.
Più avanti anche i modelli matematici che prospettano condizioni climatiche più ostili ad annunciare un clima freddo, ci inducono a credere che avremo una buona parte di Gennaio verso la media stagionale, e ciò vuol dire anche possibilità di ondate di freddo.
Ma il caos in gioco nella nostra atmosfera quest’anno è davvero notevole, e se da una parte la prospettiva di avere da metà Gennaio possibili fasi anche più rigide della media è plausibile, vige la necessità di avere cautela più di altri anni, e attendere che la burrasca di calore in atto nel Nord Europa si plachi. Questi giorni, nel Nord Europa è in atto una delle maggiori ondate di calore dicembrine a memora d’uomo.
In conclusione, ci avviamo verso una situazione climatica assai meno anomala di quella avuta, si attenueranno le condizioni che l’hanno innescata, e si dovrebbero avviare situazioni meteo invernali.