EVOLUZIONE METEO 6-13 GENNAIO 2016
Il periodo di previsione sarà caratterizzato da condizioni atmosferiche prossime alla media stagionale, anche se il trend vedrebbe un lieve aumento della quota neve, quale conseguenza di un modesto incremento della temperatura media.
A fine periodo la temperatura potrebbe nuovamente abbassarsi, ma forse non sotto la media stagionale.
In tutto il periodo prevarranno le Correnti dall’Atlantico che porteranno varie perturbazioni e quindi avremo una fase climatica ideale per avere le tanto attese piogge.
IN ITALIA NEL DETTAGLIO
Le nostre regioni saranno il crocevia di perturbazioni dall’Atlantico, quindi avremo una fase con precipitazioni.
L’aria che affluirà non sarà mite, perciò la temperatura si manterrà su valori prossimi alla media stagionale, e di conseguenza avremo nevicate sui rilievi.
Durante il periodo di previsione potrebbe cadere un ottimo quantitativo di precipitazioni. Le Alpi si ammanteranno di preziosa neve sino alle basse quote, in Appennino la neve cadrà solo sui maggiori rilievi, in genere oltre i 1500 metri.
Una doverosa nota per la Valle Padana. Specie nel settore ovest, la quota neve bassa, le temperature prossime a 0°C, potrebbero essere un’ideale condizione per episodi nevosi anche in pianura, non prevedibili fin da oggi. La storia del passato ci insegna di fissare per questa area geografica un punto interrogativo sul trend, perché ancora una volta si potrebbe essere ai limiti tra pioggia e neve.
I venti, a causa del transito delle perturbazioni potranno essere sostenuti nelle zone esposte, e i mari spesso molto mossi e agitati.
ULTERIORI TENDENZE
Gennaio è un mese invernale, la Russia continuerà ad essere fredda. Il Vortice Polare che dirige il traffico delle ondate di freddo promette nuove possibili irruzioni verso le aree a clima temperato, ma non è dato sapere se l’Italia ne sarà interessata.