PREMESSA. L’Emisfero Nord sta vivendo un periodo climatico che è contraddistinto da forti anomalie, questo probabilmente a causa di un evento in corso in Oceano Pacifico chiamato El Nino. Tuttavia, nonostante le previsioni di alcuni Centri Meteo che davano un Inverno molto caldo, a due passi dall’Italia è in atto una forte ondata di gelo e neve, con condizioni meteo estreme.
EVOLUZIONE METEO 24 GENNAIO – 1° FEBBRAIO
Come scrivevamo nel precedente articolo, nel periodo di previsione, l’attuale gelo russo dovrebbe essere gradualmente spinto verso oriente dalle correnti oceaniche, ma in Russia e Scandinavia il clima rimarrà comunque abbastanza rigido.
A causare l’attenuazione del freddo europeo sarà il Vortice Polare che è atteso prendere forza, e che quindi non invierà importanti impulsi freddi verso sud. Ma ciò non vuol dire che avremo una Primavera precoce.
Nei Balcani la temperatura media, alla quota di 1500 metri della libera atmosfera, rispetto al picco di freddo dei prossimi giorni, salirà solo di circa 5°C. Questo favorirà la conservazione del clima rigido. Ed eventuali reflussi d’aria balcanica verso l’Italia saranno freddi.
Prende valore la possibilità che la circolazione atmosferica che quei giorni sarà presente tra la Scandinavia e la Russia, possa indirizzare un nuovo moderato impulso freddo verso l’Italia, probabilmente quella orientale, con sconfinamento sul Tirreno. Ciò sarebbe occasione per un calo sensibile della temperatura e soprattutto la formazione di una Bassa Pressione nel Mar Tirreno che migrerebbe rapida verso lo Ionio.
L’Italia sarà in una sorta di area di confine tra due diversissime masse d’aria: una mite oceanica ed una fredda che sarà presente dai Balcani alla Russia e Scandinavia.
In Europa non si instaurerà la circolazione perturbata dell’Atlantico, e sarà rinviato a più avanti il ritorno regolare delle precipitazioni nel Mediterraneo, dove in molti Paesi stanno patendo siccità e deficit pluviometrici abbastanza seri.
La depressione mediterranea citata prima sarebbe da considerarsi un evento isolato.
IN ITALIA, IL FOCUS
In Italia in una prima fase di brevissima durata, la corrente occidentale andrebbe a scalzare dalla Penisola il freddo che giungerà nei prossimi giorni. Mentre attorno al 25/26 Gennaio c’è la possibilità di avere un moderato evento di freddo. Attenzione, non parliamo di un’ondata di gelo, bensì di freddo con temperature sotto la media stagionale.
Tuttavia tale evento, se confermato, sarebbe rilevante per la formazione di una Bassa Pressione che potrebbe arrecare precipitazioni su buona parte d’Italia.
Durante la fase più mite c’è la possibilità che la temperatura si porti sopra la media nelle ore diurne, per l’assenza di nuvolosità. Di notte, invece, con il cielo sereno che favorisce la dispersione del calore la temperatura potrebbe anche risultare sotto la media in valli e pianure.
In Val Padana il clima sarà ben più rigido che altrove per il persistere delle inversioni termiche, con foschie e nebbie che giungeranno già ad inizio di questa settimana.
Lo Zero Termico nelle Alpi subirà repentine variazioni. Tuttavia, nelle vallate alpine ci sarà un clima rigido, con temperatura attorno alla media stagionale per la presenza delle inversioni termine, mentre nei crinali, che sono decisamente più esposti al ricambio d’aria, avremo brusche variazioni termiche.
Durante la fase più fredda, se sarà confermata, la temperatura media scenderà sotto la norma in tutta la Penisola. Inoltre saranno possibili precipitazioni anche copiose al Centro Sud Italia.
ULTERIORI TENDENZE
La circolazione atmosferica del Vortice Polare potrebbe mantenersi abbastanza intensa per buona parte dei primi 15 giorni di Febbraio, ciò non sarebbe una ideale condizione per le ondate di gelo.
L’indice che misura la possibilità di avere Basse Pressioni nel Mar Mediterraneo sarà poco favorevole al ritorno di un periodo con fasi ricorrenti di precipitazioni. Ma non sono da escludere eventi isolati, non visibili dagli indici suddetti.
Tuttavia, anche gli indici che indicano trend del clima a così lungo termine sono soggetti ad errore e quindi anche la proiezione appena descritta per i primi 15 giorni di Febbraio potrebbe cambiare interamente.
Rammentiamo che la previsione meteo a lungo termine traccia una linea di tendenza atmosferica che sarà da confermare più avanti con le previsioni a 7 giorni.