Briefing in corso, analisi dei modelli, visione di carte speciali, ed ecco lui, l’esperto che dedica le sue conoscenze per individuare l’errore probabile dei modelli matematici.
Molti lettori continuano a scriverci che ai tempi di Bernacca e Baroni le previsioni meteo si facevano senza l’ausilio dei modelli matematici. Ma la vostra è una convinzione sbagliata, come lo è quella di buona parte degli italiani. I meteorologi sono per tanti degli indovini non scienziati.
Ci capita di esser contattati da funzionari di aziende anche importanti per avere dei preventivi e informazioni, e ci chiedono ancora oggi a quale satellite ci appoggiamo per fare le previsioni meteo. Varie persone ci scrivono per conoscere dove è ubicata la stazione meteo che utilizziamo per elaborare la previsione meteo del loro comune. Ma più grave fu la richiesta di una nota Impresa privata che emise una gara d’appalto che indicava la richiesta di un bollettino meteo con validità un anno e con risoluzione giornaliera! Comprenderete che è impossibile redigerlo, eppure ci fu un’azienda estera che presentò un’offerta e vinse la gara d’appalto.
Vabbè, che ci crediate o no le previsioni si fanno e si facevano con i modelli matematici. Inoltre, anche noi guardiamo GFS, ECMWF, altro, ma non ci fermiamo al primo sguardo, ci serve sapere se quella proiezione ha un buon indice di affidabilità.
Per dimostrare quanto possa essere il margine di errore di un modello matematico ufficiale, eccezionalmente ai lettori di Tempo Italia mostriamo due grafici, uno di Milano e l’altro di Roma, ben consapevoli che per molti di voi questi grafici non dicono niente.
Quello rappresentato è un prodotto che potremmo definire sofisticato, che ci potrebbe indicare l’affidabilità della previsione di quel modello matematico e le varianti probabili alla proiezione ufficiale.
Dall’osservazione dei vari prodotti che definiamo sofisticati emerge quanto segue:
a) L’Alta Pressione potrebbe essere insidiata dall’instabilità, con una non trascurabile possibilità anche di deboli precipitazioni, persino sulla ormai arida Milano. Ma questo parametro è trascurabile per ora, quel che riteniamo degno d’attenzione è quel che segue.
b) La mitezza delle proiezioni dei modelli è esagerata. Per Roma ci potrebbero essere molti gradi in meno, e al posto della presunta Primavera precoce ci sarebbe il freddo invernale.
c) Si scorge il trend verso un guasto freddo, una probabile irruzione di aria fredda per i primi giorni di Febbraio.
E allora? Se quest’oggi leggerete che a Febbraio potrebbe far freddo, abbiamo cercato di illustrare che non siamo dei visionari.