Interrogativo più che lecito, visto l’andazzo. Inutile girarci attorno: le irruzioni fredde sono state due. La prima arrivò a fine novembre, anticipando i tempi e illudendoci. La seconda venne a metà gennaio e dispensò qualche soddisfazione ai tanti “nivofili” a spasso per l’Italia. Brevi parentesi, che andarono a inserirsi in un quadro meteo climatico davvero preoccupante: caldo anomalo, carenza di piogge, pochissima neve, tanta siccità, moltissimo smog.
C’è chi dà la colpa di tutto al riscaldamento globale, c’è chi invece imputa la non riuscita invernale a quel fenomeno ben noto ai più che prende il nome di El Nino. Noi, nel nostro piccolo, crediamo che l’estremizzazione climatica c’entri poco o nulla. E’ da considerarsi elemento imprescindibile se si parla di temperature sempre più alte, ma la mancanza dell’inverno è ascrivibile a quella che in gergo tecnico prende il nome di “ciclicità”.
Molti, troppi, i tasselli che quest anno non si sono incastrati a dovere. Diciamo, per semplificare, che l’atmosfera ha scelto altre vie per bilanciare gli squilibri termici. Magari accadrà anche qui da noi, magari molto presto. E’ per questo che vi diciamo che anche marzo, nel suo piccolo, può vestire panni assolutamente inverali. I passaggi stagionali, nello specifico dall’inverno alla primavera, sanno essere sovente tumultuosi e più ricchi di spunti di discussione. Dal canto nostro cercheremo di tenere la guardia alta e di ragguagliarvi su tutte le novità del caso. In primis, confermando le previsioni meteo stilate ultimamente, ci concentreremo sull’irruzione fredda della prossima settimana.