L’Italia continua a essere interessata da condizioni di tempo a tratti instabile, a tratti perturbato, a tratti variabile. E’ il tipico scenario atlantico, ovvero quella situazione meteorologica che vede transitare perturbazioni in serie a intervalli più o meno regolari. L’ultima in ordine cronologico è transitata questa notte e la prossima è già a ridosso dei mari occidentali.
Dal pomeriggio prevediamo un severo peggioramento che andrà a coinvolgere maggiormente le regioni tirreniche, la Sardegna e il Nord Italia. Avremo piogge, abbondanti, forse persino a carattere temporalesco su coste toscane, laziali e campane.
Un capitolo a parte va dedicato alle regioni settentrionali. Per quale ragione? Beh, perché qui oltre alle fitte nevicate alpine e prealpine si potrebbe osservare la neve sconfinare a bassa quota. Diciamo in collina, oltre i 400-500 metri (anche sui settori occidentali emiliani), ma nel cuneese potrebbe spingersi sino al piano. Da non escludere, in concomitanza con le precipitazioni di maggiore intensità, sconfinamenti a quote leggermente inferiori.
Sui rilievi appenninici centro settentrionali la quota neve calerà egualmente, attestandosi – la prossima notte – tra gli 800 e i 1200 metri.