Nel Nord America il freddo non è come quello che siamo abituati ad avere in Italia. Da loro il freddo giunge in poche ore e, se non si è attrezzati a sopportarlo con un abbigliamento adeguato, si può essere colpiti dall’assideramento.
Probabilmente l’unica città d’Italia dove il freddo può avere similitudini con quello nord americano è Trieste, dove con il vento di Bora ad oltre 100 km orari, se accompagnato da un’ondata di gelo di rilevanza storica (10 febbraio 1956, -14,6°C con Bora), può avere i medesimi effetti del gelo che ogni inverno vive New York.
Il gelo di Trieste del 10 febbraio 1956, -14,6°C con Bora è un evento di portata storica, mentre a New York che è posta alla latitudine di Napoli, si vive ogni Inverno, o quasi.
Con una temperatura di -15°C e forte vento, la temperatura percepita è molto inferiore. Un italiano a New York durante un’ondata di gelo avrebbe ben più freddo di quanto si sperimenta in montagna per la presenza del fortissimo vento.
L’ondata di freddo nord americana non è ragguardevole solo per le basse temperature, bensì per la sensazione di freddo che viene accentuata dal brusco calo termico, e dal forte vento.
A Chicago, città bagnata dal lago Michigan, il vento che viene dal Canada giunge furioso, e può dare sensazioni termiche anche di -40°C. Nell’Inverno 2013/2014 furono raggiunte sensazioni termiche di -60°C.
Queste sono senz’altro condizioni meteo estreme, frequenti nel nord est degli USA in Febbraio, mese spesso interessato da ondate di gelo e tempeste di neve.
La causa di questo sta nel Vortice Polare, che in Febbraio ha una circolazione atmosferica che tende ad attenuarsi e rilasciare masse d’aria gelida verso le medie latitudini.
In Europa le ondate di freddo polari, al contrario di quanto avviene nel Nord America, sono mitigate dall’Oceano Atlantico, un freddo di entità paragonabile viene da est, dalla Siberia.