La premessa è doverosa: non è prevista alcuna ondata di gelo e probabilmente su alcune regioni d’Italia – segnatamente il Sud – non farà neppure così freddo. Anzi. L’irruzione fredda che andrà a realizzarsi sull’ovest Europa, in successivo rientro verso Centro Nord e Sardegna, dovrebbe far sentire i suoi effetti quasi esclusivamente su queste regioni. Effetti che, in termini di precipitazioni, si potrebbero tradurre in nevicate a quote relativamente basse. Forse in collina, forse leggermente più in basso. Ma qui siamo ai dettagli e non è questa la sede più adatta.
Qui vogliamo proiettarci oltre domandandoci se l’inverno avrà ancora qualche cartuccia da sparare o se – come lasciano intendere alcuni modelli matematici di previsione – vorrà lasciarsi sorpassare da una primavera anticipata (ad onor del vero dobbiamo dirvi che l’inverno non c’è mai stato ed è per questo che parlare di primavera anticipata sembra quasi un paradosso).
A nostro avviso, considerando l’estrema vivacità atmosferica che caratterizza i passaggi di testimone tra stagioni successive, il freddo potrebbe ritagliarsi altri spazi. Una soluzione da non escludere è la seguente: dopo il maltempo della prossima settimana avremo presumibilmente una rimonta anticiclonica africana che porterà sole e clima assai mite. La campana d’Alta Pressione, estendendosi oltre le Alpi, potrebbe causare lo spostamento di una grande massa d’aria fredda – molto fredda, se non addirittura gelida – sull’Europa orientale e da qui potrebbe avvicinarsi pericolosamente alle nostre regioni adriatiche.
Riuscirà nell’intento? O si rivelerà un’ipotesi campata in aria? Secondo noi un benché minimo fondamento c’è e staremo a vedere se l’inverno sceglierà la linea del traguardo per accomiatarsi come si deve.