La possiamo definire come la prima mappa di Marte realizzata anche per il grande pubblico. Ad occuparsene sono stati gli esperti di Ordnance Survey, l’ente pubblico di Stato britannico incaricato di redigere la cartografia del Regno Unito. Una vera e propria chicca per celebrare l’anniversario di 225 anni dalla fondazione. Il risultato è una mappa in scala 1 a 4 milioni che copre un’area di 3.672 x 2.721 km, nella parte occidentale dell’Arabia Terra, una delle zone geologicamente più antiche di Marte, dove è atterrato anche il rover Opportunity.
Lo stile è stato concepito per essere compreso immediatamente anche da chi non ha particolare dimestichezza con la topografia marziana. I colori pastello indicano le diverse altitudini (in verde le depressioni, in giallo le elevazioni intermedie, in marroncino i rilievi). Il caratteristico rosso marziano è stato abbandonato perché avrebbe interferito troppo con la rappresentazione del suolo. Le maggiori difficoltà si sono avute per rappresentare crateri, canyon e montagne con altezze e dislivelli molto più imponenti delle aree terrestri.