Mentre perde forza il vortice ciclonico mediterraneo che in questi giorni ha causato ingente maltempo su varie regioni, con accumuli di neve sino ad 1 metro nelle Alpi, piogge per circa 100 millimetri in varie località tra Lombardia, Piemonte e Liguria, i 50/100 millimetri in Sardegna, Lazio e Toscana, venti con raffiche a 130 km orari al Sud, e soprattutto condizioni meteo avverse hanno causato oltre che danni, anche vittime, a metà settimana in Adriatico transiterà un profondo minimo di Bassa Pressione, ovvero un nuovo vortice ciclonico.
In meteorologia il vortice ciclonico è detto ciclone, e nella fattispecie quello che ci interessa e quello previsto a metà settimana, sono cicloni extratropicali, ben lungi da essere violenti come i cicloni che si formano nelle regioni tropicali, che possono interessare anche regioni a clima temperato come il nostro, esempio gli USA ed il Giappone, dove prendono rispettivamente il nome di uragani e tifoni.
2-4 Marzo, la nuova burrasca sarà innescata da una irruzione di aria polare marittima, quindi non gelida. Questa si porterà a ridosso delle Alpi e spazzerà soprattutto le regioni dell’Adriatico, dove si dovrebbe avere un sensibile peggioramento delle condizioni meteo, con forti venti, pioggia, temporali, grandine, ed un calo della temperatura che porterà la neve sotto i 1000 metri sul versante Adriatico.
Innescherà anche forti venti di Maestrale sulla Sardegna, con raffiche oltre i 100 km orari nelle zone più esposte. Sull’Isola giungerà aria fredda che abbasserà nuovamente la temperatura.
Il peggioramento interesserà anche il Nord Italia, ma principalmente l’Emilia Romagna, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia ed il Trentino, dove si avranno temporali, grandinate e neve probabilmente a quote prossime ai 700 metri, e localmente anche inferiori. Nevicate abbondanti saranno possibili in Valle d’Aosta e nei crinali alpini della Lombardia, e forse in tutta la Valtellina sino a bassa quota.
La parte rimanente del settore occidentale del Nord Italia risulterà piuttosto protetto dall’arco alpino.
Come detto, la bufera raggiungerà il Centro Italia e porterà la neve in Appennino, probabilmente a quote attorno agli 800/1000 metri.
Marzo giungerà con fasi di maltempo irruento ben più di quelle avute a Febbraio, e soprattutto vedrà i rilievi italiani innevati come mai si erano visti durante l’Inverno.
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