Il tempo dei prossimi giorni, come già rimarcato, sarà dominato dalla risalita del promontorio anticiclonico africano, il quale, oltre a determinare un significativo aumento termico, assicurerà condizioni di piena stabilità su gran parte del nostro territorio nazionale, da Nord a Sud.
Ma nonostante la protezione dell’anticiclone africano in alcune zone del territorio nazionale non mancheranno cenni di instabilità, specie durante le ore pomeridiane e serali.
Difatti le Alpi, le regioni di Nord-Ovest, inclusa parte del nord-est, dovranno fare i conti con qualche annuvolamento un po’ più compatto e con qualche precipitazione sparsa, ben localizzata, specie lungo le aree pedemontane.
Addirittura nel corso del pomeriggio di mercoledì, causa il transito della coda di una perturbazione atlantica sull’Europa centrale, in diverse aree del Nord, con particolare riferimento per le pianure a nord del Po e le zone pedemontane, si potranno sviluppare dei fenomeni temporaleschi, a carattere sparso, che localmente potrebbero risultare di moderata o forte intensità.
Il rischio dapprima sarà più elevato fra l’alto Piemonte e la fascia pedemontana lombarda, poi verso sera le probabilità di assistere allo sviluppo di fenomeni temporaleschi sarà più elevata fra l’alto Veneto e il Friuli.
Si tratterà comunque di fenomeni isolati, distribuiti a macchia di leopardo, che interesseranno principalmente le aree pedemontane, a ridosso dei rilievi prealpini e alpini, e tenderanno ad esaurirsi rapidamente nel corso della serata successiva, lasciando spazio ad ampie schiarite.
Le alte temperature di questi giorni, uniti all’eccessiva umidità presente nei bassi strati, potranno contribuire ad esaltare ulteriormente l’attività temporalesca, rendendola a tratti intensa, ma di breve durata.