EVOLUZIONE METEO SINO AL 28 APRILE
La situazione meteo climatica sta per subire un brusco cambiamento. Dai primi sbuffi d’aria umida provenienti da ovest passeremo all’aria fredda in scivolamento da nord. Freddo che irromperà nel weekend, provocando un vero e proprio tracollo delle temperature e andrà ad alimentare un vortice di Bassa Pressione in scivolamento verso sud. Ciò significa che avremo un sensibile peggioramento con precipitazioni diffuse e localmente abbondanti.
Dovremo prestare attenzione ai temporali, che approfittando della tanta energia in gioco potrebbero risultare piuttosto violenti. Non sono da escludere grandinate e poi ci sarà il ritorno della neve sulle montagne (dalle Alpi all’Appennino). Insomma, forse è esagerato parlare d’inverno ma di sicuro si tornerà su frequenze più consone alle stagione primaverile.
VEDIAMO IN DETTAGLIO IL BOLLETTINO METEO
Il tempo diventerà cattivo già nelle prossime 24 ore, quindi sabato, proponendoci precipitazioni un po’ ovunque eccezion fatta per gran parte della Val Padana. Magari potrà esserci qualche sconfinamento piovoso verso la fascia pedemontana, ma nulla più. Invece ci saranno temporali su Alpi, con nevicate oltre 1800 metri, e in molte parti del Centro Sud. La neve arriverà anche sulla dorsale appenninica sempre al di sopra dei 1800-2000 metri. Ci aspettiamo un rinforzo del vento, dai quadranti occidentali, e una generale flessione termica.
Domenica si avrà un autentico ribaltone per effetto dell’intrusione di masse d’aria più fredde provenienti dalla Scandinavia. Insisteranno precipitazioni piuttosto corpose e diffuse, ad esclusione della Val Padana, che potranno assumere sovente carattere di rovescio o temporale. Cadrà altra neve sui rilievi, con quota in calo addirittura verso i 1200-1400 metri su Appennino centro settentrionale. Lungo i confini alpini nevicherà a quote tipicamente invernali.
La sostenuta ventilazione settentrionale, associata alle condizioni termiche attuali, andrà ad acuire ancor di più la sensazione di freddo. Si andrà avanti così per tutto il ponte festivo e si rischia un’appendice di marcata variabilità più duratura in grado di condizionare tutta l’ultima settimana di aprile.
PREVISIONI METEO LUNGO TERMINE, IN BREVE
Rispetto a quanto scritto negli ultimi giorni, pare che la prima settimana di maggio possa proseguire sui binari della variabilità tipicamente primaverile. Non sono da escludere nuove precipitazioni, spesso temporalesche, per l’intervento d’aria relativamente fresca atlantica. Più in là, invece, potrebbe ripresentarsi l’Alta africana ma non sembrerebbe avere le carte in tavola per protrarsi a lungo.
Rammentiamo che il trend a lungo termine va inteso espressamente come linea di tendenza solo generale, che può tuttavia subire stravolgimenti anche importanti.