Ormai è chiaro, l’italiano medio ha il terrore dei cambiamenti climatici, eppure se le proiezioni degli scienziati si riveleranno effettive, nei prossimi decenni avremo tante Estati roventi, con diverse giornate a 40 gradi anche al Nord Italia.
Se i così irrisori aumenti termici medi avuti ad oggi nel Pianeta sono in grado di scatenare estremi meteo come quelli visti in questi anni, quelli del futuro, originati da un’impennata verso l’alto della temperatura media planetaria (secondo le previsioni), dovrebbero risultare ben più robusti, e causare un caos climatico mai vissuto dall’umanità.
E questo non è terrorismo meteo climatico, bensì una considerazione che trova fondamento nella scienza del clima del futuro, citato e descritto da migliaia di scienziati.
La paura più diffusa per quasi tutti sembra essere il caldo estivo, lo leggiamo dai commenti lasciati nei social network dai nostri lettori, ma anche diffusamente in rete.
Come si è ampiamente detto, a metà della prossima settimana farà molto caldo al Sud, tuttavia sarà un evento di breve durata, eppure si leggono commenti negativissimi sull’arrivo di un così intenso caldo.
Caldo che come intensità, durata e periodo, rientrerà nella normalità, perché una prima ondata di caldo a Giugno c’è stata di frequente nel passato, anche quando non si parlava di Global Warming.
Quasi tutti desiderano il fresco, e chi vive nel Nord Italia, pur lamentandosi per l’assenza del sole, invoca un’Estate fresca, senza eccessi di caldo, e non pochi sognano un’Estate stile 2014.
Ma siamo certi di volere una stagione così follemente piovosa? Fresca non fu fresca, infatti come temperature fu nel suo insieme prossima alla media, o appena inferiore, ma si ebbero ingenti piogge e alluvioni. Ci furono danni all’agricoltura, al turismo e alle cose. Città come Milano furono inondate dall’esondazione dei fiumi varie volte. Fu un’Estate di emergenza meteo. Ci furono danni agli stabilimenti balneari, ed un crollo del fatturato in tutte le attività estive che si svolgono all’aria aperta. Molti hotel di montagna tardarono l’apertura e posticiparono la chiusura.
Da parte nostra – invece – vorremmo un po’ di normalità, ma equivale a sognare a occhi aperti perché il Clima nel suo complesso è cambiato, e la media a cui si fa sovente rifermento non c’è più.
Comunque una rassicurazione a chi teme un’Estate calda come il 2015: i parametri climatici indicano che non vi sono i presupposti per una sua replica nel 2016.