L’Alta Pressione delle Azzorre prende il nome dalle Isole Azzorre, un arcipelago che si trova in Oceano Atlantico. La sua caratteristica è quella di portare in Italia bel tempo, senza il grande caldo, e con temperature vicine alla media stagionale, quindi senza eccessi.
In questi ultimi decenni i cambiamenti climatici sono stati virulenti, ogni giorno la stampa scientifica dedica articoli sui cambiamenti climatici, talune notizie fanno accapponare la pelle.
Circa 20 anni fa l’Alta Pressione delle Azzorre era normalissimo vederla d’Estate. E nel culmine della stagione calda portava anche alcuni giorni detti di Solleone, ovvero giornate con temperature superiori alla media, e di grande caldo.
Va sottolineato che anche nel passato al suo posto veniva l’Anticiclone Africano, eccome se veniva, in certe annate, specie nel periodo bellico della seconda Guerra Mondiale ci furono delle Estati caldissime. Mentre nell’ultimo decennio sono davvero sporadiche le apparizioni estive dell’Alta Pressione delle Azzorre.
Per l’Italia Anticiclone delle Azzorre è defunto. Non c’è nessuna proiezione, neppure ad un mese che lo vede da noi.
È pressoché sparito un importante elemento del nostro clima. La sua assenza è grave al pari del tepore avuto lo scorso Inverno, e conclama un cambiamento climatico che non sappiamo se sarà solo temporaneo, o di lunga durata. Fatto sta che quanto vanno via le Basse Pressioni, l’Italia e parte d’Europa si trovano travolte dall’Alta Pressione Africana.
Questo attiva un fortissimo aumento della temperatura, che rapidamente sale vicino ai record storici di caldo.
A partire i peggiori effetti di tal cambiamento sono le regioni a clima continentale e le montagne.
Senza l’Alta Pressione delle Azzorre il clima diventato più estremo, e lo sperimenteremo anche nei prossimi giorni, così che nel Nord Italia si passerà dai 35 gradi attesi come picco questa settimana in Val Padana, ai temporali intensi attesi tra sabato e lunedì, che con così tanta energia a disposizione potrebbero venire di forte intensità, ed ancora una volta con la grandine.