A sole 48 ore dall’evento circa, ma è abbastanza normale, i modelli matematici di previsione meteo avevano inquadrato la rotta del vortice freddo in quota che è responsabile di forti temporali che attualmente interessano parte del Centro Italia.
Rammenterete che le prime previsioni meteo ponevano come obiettivo la Sardegna e le regioni tirreniche e poi comunque il Sud Italia. Ma prevedere il transito di una goccia d’aria fredda, per l’Italia è complesso anche per molteplici motivi orografici.
D’altronde un nuovo peggioramento delle condizioni meteo, dopo quello del 24 Luglio per la Sardegna, in questo periodo dell’anno sarebbe stato eccezionalmente insolito.
Non che sia solito anche per il Centro Italia e poi averlo soprattutto al Sud, ma questo è ciò che succede e accadrà. È la variabilità che si è insediata nell’Estate 2016.
Ma cos’è una goccia d’aria fredda in quota? Immaginatevi un’amplissima area calda e umida, con uno spazio aereo semicircolare dove la temperatura in quota è inferiore alle aree circostanti. Questa è la goccia d’aria fredda.
Nella goccia d’aria fredda i venti soffiano in senso antiorario, ovvero contrario alle lancette dell’orologio.
La goccia d’aria fredda è quindi una massa d’aria con temperatura inferiore a quella circostante, inoltre è un vortice ciclonico perché ha una circolazione di venti che sono tipici della Bassa Pressione.
Una tale struttura genera instabilità atmosferica, si alimenta di aria umida che richiama dalle aree attorno e dal contrasto si sviluppano nubi temporalesche.
Le previsioni dei calcolatori indicano che il vortice si sposterà dal Centro Italia verso sud est, e investirà il Sud, la Sicilia, mentre in Sardegna non sortirà effetti, probabilmente neppure con temporali pomeridiani sui monti.
Questa sopra è l’immagine Meteosat senza grafica aggiuntiva, illustra le nubi viste dal Mateosat nel canale del visibile.
Le immagini Meteosat sono fonte EUMETSAT/SAT24.