Nel pomeriggio di ieri, dopo una mattina a tratti nuvoloso, a Milano è sbucato il sole. Le previsioni meteo, da quelle automatiche elaborate dai computer, a quelle corrette dai meteorologi in persona, proponevano una temperatura massima attorno o poco più di 30°C.
Ma a fine mattina, direi alle 13:00, osservando il cielo ed il termometro che segnava 27°C, si poteva ipotizzare che la giornata si sarebbe conclusa con una massima attorno ai 28°C.
Invece no!
Il vento che soffiava nelle Alpi ha generato il favonio, o fohn che in città si è manifestato con una brezza caldissima, tanto che alle 15:00 circa, orario dei due scatti fotografici, si aveva la percezione di esser finiti nel nord Africa e non a Milano in settembre.
Tutti i termometri segnavano valori di circa 33°C, mentre il cielo aveva assunto un colore azzurro intenso e le nubi si vedevano nette, senza foschia ed in lontananza si potevano osservare le Alpi.
A Milano era giunto il favonio, il vento discendente dalle Alpi che man mano che si porta verso la pianura acquisisce 1°C ogni 100 metri di dislivello, così che ieri pomeriggio a 2000 metri di quota della Valtellina c’erano 12°C e vento forte, a Milano faceva un caldo asfissiante, confuso da taluni per afoso, ma quello non era il tradizionale caldo umido milanese, ma era secco, e quindi caldo torrido.