EVOLUZIONE METEO dal 9 al 16 Ottobre
Ci stiamo lasciando alle spalle un periodo caratterizzato da tanta instabilità, spesso violenta, ma temperature superiori alle medie stagionali. Possiamo tranquillamente parlare di caldo anomalo, o se preferite di tarda estate. Poco cambia. Ma in tema di cambiamenti non possiamo non focalizzarci su quanto sta avvenendo attualmente: via l’aria calda, presto irromperà il freddo.
A livello continentale è in atto un autentico sconquasso: l’Alta delle Azzorre sta migrando a nordest, diretta in Scandinavia, e andrà a isolare un’ampia cellula continentale. Il rialzo pressorio scandinavo causerà lo scivolamento d’aria assai fredda dall’Artico russo e indovinate un po’ dove andrà a parare? Sull’Europa orientale, a due passi dalle nostre regioni adriatiche. Ed ecco spiegato il perché del repentino abbassamento termico, destinato a raggiungere il top a cavallo di metà settimana: venti di Tramontana e Grecale faranno letteralmente crollare i termometri.
Come se ciò non bastasse dovremo tenere sott’occhio l’Atlantico, perché alcune piccole perturbazioni riusciranno a insinuarsi nel fragile blocco anticiclonico e si catapulteranno sui nostri mari. Ecco spiegate le ragioni del maltempo, maltempo che tra l’altro potrebbe prolungarsi nel tempo a causa di ulteriori apporti depressionari atlantici. E qui saremo attorno al 12-15 ottobre.
Rammentiamo che la previsione meteo a lungo termine traccia una linea di tendenza atmosferica che sarà da confermare più avanti.
La maggiore affidabilità di previsione è ottenuta con le previsioni a 7 giorni.
METEO E CLIMA IN ITALIA, scarsa affidabilità già nell’evoluzione a medio termine
L’aria fredda sta già iniziando ad affluire sull’alto Adriatico attraverso la Bora. Ciò causa un ringalluzzimento dell’instabilità temporalesca e più in generale un quadro di variabilità sulle regioni orientali e meridionali che si evidenzierà anche nelle prossime ore. Poi, a partire da giovedì, l’ingresso di un primo impulso perturbato da ovest determinerà un peggioramento che dalla Sardegna dovrebbe estendersi alle rimanenti regioni. Non sono da escludere precipitazioni localmente violente, spesso a carattere temporalesco.
TEMPERATURA. Il caldo anomalo verrà rapidamente trafitto dalle correnti da nord, con il termometro che subirà un tracollo consistente, tanto da scendere un po’ ovunque su valori inferiori alle medie. Alpi, regioni di Nord-Est e zone adriatiche saranno le aree più esposte, con raffreddamento davvero importante che farà percepire sensazioni quasi invernali, specie sui paesi di montagna. Vivremo insomma un andamento altalenante, con rischio di repentini sbalzi, poiché l’autunno riproporrà dal 10 ottobre in poi correnti più miti e anche perturbate.
SEVERO MALTEMPO. Il peggioramento atteso nella seconda parte di settimana dovrebbe essere sempre correlato con fenomenologia a macchia di leopardo a prevalente carattere temporalesco. Le grandi perturbazioni atlantiche resteranno lontane e con esse anche il vero autunno, in attesa di cambiamenti più importanti forse a partire dal 10 ottobre. Attorno a quella data una grossa depressione potrebbe prendere piede sull’Europa occidentale, traslando progressivamente verso est sino ad arrivare alle nostre latitudini. Se confermato, questo scenario potrebbe consegnarci le prime vere piogge autunnali.
OTTOBRE DAL METEO ESTREMO, CONTINUA ALTALENA. Di recente abbiamo assistito a clamorosi ribaltoni nelle proiezioni a lunga gittata. Non a caso, l’ottobrata inizialmente prevista per questa settimana lascerà al contrario spazio addirittura all’arrivo del primo freddo anticipato dalla Russia. L’Italia si troverà in piena contesa fra l’anticiclone ad ovest e gli impulsi d’aria fredda dai Balcani, con contrasti adatti a generare nuova instabilità sul Mediterraneo. E potrebbe non essere così lontana l’ora delle prime vere perturbazioni d’autunno.
Il meteo a lungo termine è una rubrica finalizzata a stilare una traccia dell’evoluzione meteo climatica, non è da intendere come previsione meteo.
Questa rubrica non ha lo scopo di essere utilizzata per svolgere e programmare attività umane ed economiche di qualsiasi natura, ma è dedicata solo a esporre quello che potrebbe essere il trend meteo climatico.