Un temporale intenso, come tanti che si osservano nel Mar Mediterraneo nel periodo autunnale, ha interessato la zona di Cagliari nella serata di mercoledì 16.
I giornali locali parlano di bomba d’acqua, di black out, allagamenti. Mentre i dati della pioggia rilevata dai pluviometri segnano per Cagliari città circa 20 millimetri, e poco più nel suo hinterland.
Insomma, vediamo la solita storia a Cagliari e altre città d’Italia, frutto della totale assenza di conoscenza del clima locale quando si realizzano opere pubbliche di primaria importanza.
Sarà pur vero che un acquazzone butta giù tanta pioggia, ma è inammissibile che in un Paese civile le strade si allaghino per 20 millimetri di pioggia venuti in mezz’ora. Ciò succede nei Paesi poveri del Terzo Mondo, è offensivo, oltre che lesivo per i cittadini che pagano le tasse.
In Italia si vive da sempre di problemi irrisolti, non sono solo gli acquazzoni, oggi chiamati bombe d’acqua, a generare caos. Serve prevenzione, è prioritario realizzare grandi opere per mettere in sicurezza le città che ogni volta che piove si allagano.