Il grafico che vediamo illustra il trend ECMWF/EPS (modello matematico europeo), alla quota di circa 1500 metri (850 hPa). L’attendibilità è in calo dopo il 29 novembre.
Per Torino il modello matematico indica un severo abbassamento della temperatura, che raggiungerà l’apice – in quota – tra il 29 ed 30 Novembre, ma che si dovrebbe trasmettere al suolo, quindi avvertire in città con circa 24 ore di distanza, sempre che non vi siano precipitazioni.
La possibilità di precipitazioni durante l’irruzione fredda è debole, ma presente, in quanto dovrebbero soffiare venti orientali che in Piemonte generano stau.
Tuttavia, anche per la zona di Torino, attorno al 29 novembre inizia una fase di previsioni assai incerte, non solo per la distanza temporale da oggi, ma soprattutto per la previsione che il modello matematico individua di ondata di freddo.
Infatti, in tali circostanze aumenta la possibilità di errore. Questo nel grafico viene esposto con un’ampia dispersione delle varie linee (ciascuna indica una temperatura differente prevista, perciò dopo il 29 è osservabile discordanza di previsione).
In ogni caso prevale il raffreddamento che rispetto ai valori attuali sarà marcato.
La durata della fase fredda è stimata dal modello matematico in circa 4 giorni, ma in Valle Padana il freddo nei bassi strati atmosferici potrebbe persistere più a lungo.