È cvenuto il gelicidio, il fenomeno atmosferico più rischioso per la circolazione stradale e pedonale: deriva dalla pioggia che cade con la temperatura di congelamento dell’acqua, e quando si poggia nelle superfici diventa ghiaccio.
Nella notte, il gelicidio ha interessato la Val Padana centrale e occidentale, ove i valori termici al suolo erano tra 0°C e -3°C.
Il gelicidio ha interessato la vasta area metropolitana di Milano, compreso il centro della città, e l’area metropolitana e hinterland di Torino.
Sotto l’aspetto meteo, il fenomeno è stato estremamente inusuale, non paragonabile a quelle che avvenne nel Dicembre 2009 dopo la grande nevicata. Infatti il gelicidio è causato dai fiocchi di neve che si fondono in atmosfera quando transitano in una parte d’aria calda.
Ma stavolta non è avvenuto ciò, e ne è testimone il radiosondaggio di Milano Linate, dove la colonna atmosferica era per tutto l’evento sotto il punto di congelamento, tanto che nei rilievi e a tratti in alcune località pianeggianti è caduta la neve.
La pioggia che è caduta era acqua in Val Padana era in sopraffusione, con temperatura tra 0°C e sotto gli 0°C, ma non gelava perché probabilmente non c’erano nuclei di aggregazione nello spazio atmosferico dove si sono aggregate le gocce di pioggia.
Può succedere che in mancanza di ciò, possa piovere con temperatura fra gli 0 °C e i −12 °C, con acqua in sopraffusione. Tale fenomeno è avvenuto a Mosca per 3 giorni interi lo scorso novembre, dove è caduta pioggia con -9°C.
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