Piove a dirotto sotto i 1000 metri delle Alpi occidentali, ma il maltempo si estenderà nelle prossime ore anche al settore orientale. La neve cade anche in alcune località a quote inferiori. È segnalata neve a 800 metri in alcune vallate della Lombardia, del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Ad Aosta piove con neppure 2°C.
Nella giornata odierna a quote approssimativamente di 1300, ma soprattutto i 1500 metri, sono attese cadute di neve ragguardevoli, sino a mezzo metro di neve fresca se non oltre. Nelle Prealpi lombarde dove le precipitazioni cadranno tutta la giornata, si sono avuti già a stamattina alle 9:30 accumuli di 50 mm di pioggia mista a gragnola a quota 800 metri.
E poi ci sarà un nuovo sensibile peggioramento, stavolta ben più duraturo, perché se quello odierno passerà in 24 ore circa, quello che verrà venerdì potrebbe persistere sino a tutta domenica e parte di lunedì su molte regioni d’Italia.
La teoria della compensazione al lungo periodo di siccità che si è avviata per il Nord Italia, e pareggerà i conti con la precedente assenza di precipitazioni, anche se non tutte le regioni saranno coinvolte.
Ad esempio, pioverà pochissimo in Emilia Romagna e nel sud del Veneto.
La situazione sarà differente nel resto d’Italia, dove notiamo che le precipitazioni si manifesteranno intense a macchia di leopardo. Rammentiamo che nel settore tirrenico ed anche in parte della Sardegna, c’è un deficit pluviometrico. Non si è avuta la siccità vissuta nel Nord Italia, ma tuttavia le precipitazioni di questi mesi sono state inferiori alla norma.
Comunque, quel che è notizia di oggi che è abbiamo la ripresa consistente delle precipitazioni, un classico per questo periodo dell’anno. Come lo è anche l’intrusione di eventuale aria fredda, ma tale condizione è più difficile da prevedere con buon anticipo, e qualcosa per il futuro si intravvede, anche se sono necessarie conferme.