Dopo un dicembre di stampo pienamente invernale, la situazione meteo si è pienamente capovolta in quest’avvio di anno nuovo. Siamo entrati nella fase centrale dell’inverno, quella statisticamente più rigida, ma adesso il freddo è stato spazzato via. Non vi è traccia del grande freddo in tutta Europa.
Le cause di quest’anomalia derivano da un cambio di circolazione atmosferica. Il Vortice Polare è tornato compatto, determinando un’accelerazione del flusso zonale. In sostanza, le miti correnti dall’Oceano Atlantico sono prevalenti e trasportano masse d’aria temperate da ovest verso est.
Se vogliamo sintetizzare, il freddo resta ora relegato ad alte latitudini e non ha più modo di espandersi verso sud. Questo è quanto sta avvenendo in Europa con super tempeste di vento ma ben poco freddo, mentre negli USA si verifica invece l’opposto con una super ondata di gelo. In America le ondate di freddo intenso sono comunque ben più frequenti.
La domanda che sorge spontanea è la seguente: quando tornerà l’inverno? Nessuno pensi che l’inverno sia finito, anche perché siamo appena ad inizio gennaio ed in altre annate il vero freddo, quello russo o siberiano, è giunto solo a febbraio.
Tentare di rispondere alla domanda non è semplice, anche perché dobbiamo scrutare le tendenze meteo sul lungo termine, avvalendoci anche degli indici climatici. In riferimento all’Italia, il periodo molto mite proseguirà sin verso la fine della prima decade di gennaio, accentuato da correnti in arrivo dal Nord Africa.
Grossomodo, attorno al 10 gennaio potremmo tornare ad avere condizioni climatiche più consone all’inverno, ovvero temperature prossime alla media. Non è atteso il grande freddo, ma in tale frangente potrebbe comunque aversi un primo severo raffreddamento tra le aree baltiche e la Russia.
Tale notizia appare importante in riferimento al prosieguo dell’inverno. Se sull’Est Europa andrà a radicarsi il gelo, questo potrebbe divenire un serbatoio in grado poi d’essere dirottato fin sull’Italia, allorquando la circolazione atmosferica dovesse favorire uno spostamento delle masse d’aria rigida ad ovest.
Finora quest’inverno ciò non è accaduto, ma non è detto non possa accadere ora nel corso della seconda parte della stagione. Ma prima sarebbe utile, se non necessario, che il vero gelo conquisti quei territori che dovrebbero essere di sua competenza in pieno inverno.
Di certo, non tutto è perduto e l’attuale rallentamento dell’inverno potrebbe anche essere fisiologico, in attesa di un possibile grande evento. Tutto può accadere anche molto rapidamente e la storia, anche recente degli ultimi anni, insegna.