Ma perché dare affermare, da più parti, che l’inverno è già finito? La risposta, per noi, è un mistero.
Manca oltre 1 mese d’inverno se consideriamo la stagione sino al 1° marzo, circa 2 mesi se invece prendiamo come riferimento lo stop stagionale astronomico. Ed allora, capite bene che dare per spacciato l’inverno è quanto mai azzardato.
Spesso tali previsioni arrivano da coloro i quali si affrettano a criticare, anche aspramente, i cambiamenti di tendenza dettati da repentini ribaltoni modellistici. Ma allora ci si pone un altro quesito: perché le previsioni dovrebbero avere validità soltanto se contemplanti il bel tempo perdurante? Non lo capiremo mai.
Andiamo al nocciolo della questione. Le dinamiche atmosferiche che stiamo osservando per certi versi sono paragonabili a dinamiche osservate frequentemente nei tanti “insulsi” inverni degli ultimi decenni. Eppure alcune piccole differenze, che potrebbero stare a significare un nuovo periodo climatico all’orizzonte, stanno aiutando questa stagione a mostrarci della dinamicità inaspettata.
Dinamicità che potrebbe anche tradursi, da qui a una decina di giorni, in scenari assai più interessanti. In particolare sembra prendere piede un corposo raffreddamento dell’Europa orientale e della Russia, il che rappresenterebbe un primo step fondamentale per provare a portare a casa qualche episodio invernale degno di tal nome.
Non vi stiamo dicendo che sicuramente avremo freddo, o magari gelo, e neve. Vi stiamo dicendo che qualora trovassero riscontro certi movimenti crescerebbero le possibilità di ficcanti irruzioni nel cuore del Vecchio Continente. Poi per le eventuali implicazioni mediterranee avremo modo e tempo di discuterne. Ovvio, se dovessero crearsi i presupposti.
Però consentiteci di dissentire fortemente da chi, senza cognizione di causa, si sta affrettando a dire che l’inverno è già terminato.