SEI UN LEVABOLLI? VUOI SAPERE DOVE E’ GRANDINATO? ITALIA, EUROPA, MONDO
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È imminente l’avvento Buran, un fenomeno meteo estremo, la cui potenza potrebbe risultare da record. Infatti, sono attese temperature particolarmente basse. Ma soprattutto in una visione d’insieme, l’entità e dimensione della massa d’aria gelida avrà caratteristiche di eccezionalità.
IN ITALIA FARA’ MENO FREDDO DEL CENTRO EUROPA, I PERCHE’
L’Italia viene investita dal gelo siberiano con temperature che sono solitamente superiori a quelle che si registrano nell’Europa centrale e orientale. Il nostro Paese è in una posizione privilegiata e protetta dalle peggiori ondate di gelo, e il freddo arriva attenuato.
ARIA CONTINENTALE, PIU’ FREDDA DI QUELLA POLARE
L’irruzione fredda continentale è costituita da una massa d’aria detta pellicolare: il gradiente termico (la diminuzione della temperatura con il salire di quota) è molto differente rispetto a quello delle ondate di freddo di aria polare.
Aria continentale siberiana e aria polare sono due masse d’aria diversissime tra loro, con effetti al suolo differenti.
GLI EFFETTI AL SUOLO
L’irruzione fredda continentale determinerà un severo calo termico, ciò anche senza precipitazioni. Ad esempio, durante l’ondata di gelo del febbraio 2012, una stazione meteo del Carso di Trieste (collina sopra la città) ha visto scendere la temperatura dai -4°C delle ore 3:00, ai -18,5°C delle ore 6:30. Si ebbe un crollo termico senza precipitazioni di 15°C. Anche a Trieste la temperatura può scendere di 10°C in poche ore con la Bora.
POTREBBE FARE MOLTO FREDDO
Fare stime sulle temperature estreme derivanti dalle ondate di gelo siberiano è sempre molto rischioso. Possiamo dire che farà molto freddo, e ipotizziamo che le stime proposte dagli algoritmi che calcolano la temperatura per località (quella che potete consultare nel nostro sito, anche nelle APP meteo), sottostimino la temperatura che sarà registrata. Insomma, potrebbe fare più freddo rispetto a quanto viene previsto.
TEMPERATURA IN QUOTA
Nell’ondata di gelo del gennaio 1985 le isoterme in quota (libera atmosfera a 850 hPa) raggiunsero tra i -14°C ed i -15°C nel Nord Italia all’altezza di Torino, Milano e Venezia. La più breve ma violenta ondata di gelo del fine dicembre 1996 portò un valore di -16°C a 850 hPa su tutte le Venezie, sfiorando le Marche. Nei primi di febbraio 2012 si ebbe un’isoterma di -16°C in tutte le Venezie sino a Milano. Nel Febbraio 1956, in ripetuti eventi gelidi, l’isoterma -16°C, sempre in libera atmosfera a 850 hPa abbraccio quasi tutto il Nord Italia.
Ecco, con valori detti prima, si ebbero gelate ingenti in molte località: nel 1985, ma con suolo gelato, minime sotto i -20°C nelle pianure toscane. In Val Padana si ebbero diffusamente -10/-15°C, con punte fin sino ai quasi -30°C in Emilia. Nel 2012 la neve cadde nelle coste della Sardegna settentrionale, nel 1985 nevicò abbondantemente a Cagliari.
Non vi stiamo dicendo che avremo la replica degli eventi citati, bensì si vuole spiegare che il freddo continentale, ovvero quello siberiano, può essere potenzialmente eccezionale.
INSOMMA, L’ONDATA DI GELO RISCHIA LA RILEVANZA STORICA
È impossibile fare confronti tra un evento che deve ancora succedere e uno o più avvenutinel passato, ma sulla base delle previsioni della temperatura in libera atmosfera 850 hPa, l’ondata di gelo che toccherà l’Italia si potrebbe classificare tra le maggiori dell’ultimo cinquantennio. In seguito vedremo gli effetti al suolo che avremo.
NEL FRATTEMPO, INIZIANO LE PREVISIONI DI INUSUALI NEVICATE
La neve a Roma del 2012 fu prevista solo poche ore prima dell’evento. Mentre da circa 12 ore viene stimata la possibilità di una nevicata romana nella notte tra domenica e lunedì, con massima intensità all’alba di lunedì, forse anche con temporale.
Ciò sottolinea che il freddo in arrivo non è una meteo bufala.
IN CONCLUSIONE
Lo abbiamo scritto innumerevoli volte, l’ondata di freddo che avremo sarà rilevante, poi se sarà storica lo esamineremo con i dati osservati.