L’ondata di maltempo che a inizio settimana ha investito la Sardegna verrà ricordata a lungo.
Un lunedì che si apriva coi cieli intrisi di polveri sahariane, mentre a ovest dell’Isola affluiva aria fredda d’origine artica. L’avanzata del fronte freddo ha scalzato l’aria caldo umida preesistente determinando un severo peggioramento delle condizioni meteo. I contrasti termici eclatanti hanno generato enormi nubi temporalesche che hanno colpito i settori occidentali, estendendosi localmente nell’interno.
Raffiche di vento burrascose, a tratti tempestose, ma soprattutto grandinate diffuse mai viste in precedenza. Si è trattato di grandinate abbondanti, violente, associate a chicchi di grosse dimensioni. E’ successo ad Alghero, la notizia ha fatto il giro del web, ma è successo in altri centri abitati dell’oristanese e del nuorese. A Borore, ad esempio, la quantità di grandine caduta al suolo era impressionante (servivano le ruspe per ripulire le strade) e tra l’altro con chicchi realmente grossi (5 cm e oltre).
I danni sono stati ingenti, ancora in fase di quantificazione, in alcune aree le raffiche di vento temporalesche hanno scoperchiato capannoni e abbattuto decine di alberi (ad esempio nei dintorni di Macomer).
Le condizioni meteo stanno nuovamente peggiorando e nel weekend potrebbero abbattersi locali nubifragi ma non dovrebbero raggiungere l’entità preoccupante dei giorni scorsi.