L’eccezionale ondata di maltempo che sta investendo l’Italia sta avendo ripercussioni economiche devastanti. Meteo estremo o no, ogni anno è la stessa storia: paura, disagi, vittime.
C’è chi sostiene che tutto ciò potrebbe essere evitato con la prevenzione, ci invece che dovremo abituarci a condizioni meteo climatiche peggiori. Riscaldamento globale, ciclicità del clima, chi lo sa. Quel che sappiamo è che puntualmente, ogni anno e in ogni stagione, vanno contabilizzati danni economici enormi. Quest’anno addirittura eccezionali, forse record.
La stima non è ancora conclusa, perché il maltempo non è ancora terminato e perché vista l’entità e la diffusione ci vorrà del tempo. Ma si parla di danni incalcolabili all’agricoltura (soprattutto a causa delle grandinate, del vento e dell’asfissia radicale provocata dai terreni saturi d’acqua) e si parla di danni strutturali importanti. Pensate alle frane, pensate alle buche o ancor peggio ai cedimenti stradali. Danni che richiedono interventi specifici, estremamente costosi.
Le stime, probabilmente, ci consegneranno danni per decine di milioni di euro. Regioni che chiederanno lo stato di calamità naturale (alcune lo hanno già fatto) e che quindi avranno necessità di aiuti economici da parte dello Stato. Il tutto andrà contabilizzato in bilancio e di questi tempi non è che sia così facile. Ma sul meteo non ci si può far nulla, bisogna prenderne atto e magari – così come sostengono gli esperti – spendere un po’ di soldi in prevenzione. Il risparmio sarebbe certamente importante.