E’ novembre, anzi è meteo estremo: l’Estate astronomicamente parlando è distante ma non scordiamoci della tradizione. Siamo nel mese del melograno, delle mele cotogne, delle castagne. E’ il mese delle piogge, dei primi freddi, è il mese delle tradizioni meteo climatiche.
Un po’ tutti avrete sentito nominare “l’Estate di San Martino”… or bene, trattasi molto semplicemente di un periodo di stabilità atmosferica caratterizzato da temperature superiori alle medie stagionali. Belle giornate di sole e un quadro climatico in qualche modo riconducibile all’Estate.
Ora, dovessimo ragionare esclusivamente in termini di temperature potremmo affermare che stiamo vivendo un’Estate di San Martino infinita… ma ci sono le piogge, che rendono l’autunno meno clemente. A questo punto la domanda è: ci sarà spazio il rispetto della tradizione?
Ma torniamo un attimo a parlare di piogge. Queste hanno interessato sopratutto il Centro Sud Italia, e per pochi giorni il Nord Italia, dove in realtà l’Autunno è sotto tono.
La tradizione è espressione del tempo di una volta, di quello che chiamiamo normalità climatica, ovvero quella che non c’è più.
I modelli matematici che lasciano poco spazio all’immaginazione, diciamo pure che lasciano poco spazio ai desideri. Fino a metà mese, forse persino oltre, non s’intravedono periodi di bel tempo duraturi. Nulla, niente che possa ricordarci l’Estate che fu.
E’ vero, ci sarà tutto un mese a disposizione, ma varcata la boa di mezzo sarà difficile poter parlare di vera Estate di San Martino.
I super elaboratori danno pioggia, e a tratti di nuovo anche al Nord Italia.
Viviamo una stagione autunnale sconquassata da eventi meteo estremi, ed è difficile fare riferimento alla tradizione. E allora, l’Estate di San Martino è storia prescritta, per quest’anno, non ci sarà, anche se un tepore straordinario raggiungerà l’Italia nei primi giorni della settimana, assieme al maltempo.