L’Italia, da tempo, è presa di complesse situazioni meteo climatiche che possiamo definire tranquillamente estreme.
Stupisce e allarma l’entità delle precipitazioni, impressiona la facilità con cui certe perturbazioni diventano enormi cicloni mediterranei. Nell’ultima settimana vaste aree del nostro territorio sono state letteralmente devastante da piogge eclatanti. Ovviamente balzano agli onori della cronaca Veneto e Sicilia, ma altre aree del Paese sono giunte al limite della quantità d’acqua sopportabile.
Molti lettori ci domandano cosa stia accadendo, quale sia la causa scatenante di un maltempo senza precedenti. Rispondervi è difficile, per sviscerare l’argomento nei minimi dettagli ci vorrebbero giorni. Nel provare a darvi una spiegazione possiamo menzionare il riscaldamento globale, le persistenti anomalie termiche, il caldo anomalo, l’incuria nella gestione del territorio nostrano. Una miscela letteralmente esplosiva, che ha destato improvvisamente il Mediterraneo da un torpore siccitoso protrattosi per circa un anno.
Ricordate quel che si diceva della siccità? Dicevamo che la natura avrebbe riequilibrato l’eccesso con altri eccessi ed è quello che sta succedendo. Chiaro che con un trend al riscaldamento sempre più marcato, la quantità di energia potenziale a disposizione è talmente abbondante che al minimo sbuffo d’aria fresca succede il finimondo.
La speranza è che con l’incedere della stagione, con il manifestarsi dei severi peggioramenti, tutto quel surplus termico venga smaltito il più in fretta possibile. Altrimenti saremo costretti, anche in futuro, a commentare ondate di maltempo decisamente cattive.