Malgrado l’estremo caldo che ha colpito il Vecchio Continente, anche quest’anno la copertura nevosa sul nostro Emisfero appare senza dubbio superiore alla norma, grazie alla buona performance avuta in Nord America.
La copertura nevosa del mese di Ottobre è superiore alla norma nel nostro Emisfero per il settimo anno consecutivo, e la linea di tendenza rimane quella di un aumento continuo, dopo valori estremamente bassi registrati per quasi vent’anni, tra la fine degli anni Settanta e fine Novanta.
Il Nord America ha portato in alto l’esemplare performance della copertura nevosa, con un Ottobre rigido e nevoso, portandolo alla seconda maggiore copertura di neve dal 1968 ad oggi, solo dopo l’Ottobre 2003.
Anche l’Eurasia, dall’altra parte dell’Emisfero, è riuscita ad avere delle buone prestazioni, grazie alla copertura nevosa della Siberia che a inizio mese era ai minimi storici, riuscendo a riprendersi negli ultimi giorni.
La copertura nevosa totale è stata di 20,06 milioni di Kmq, poco inferiore ai 21,17 milioni registrati a Ottobre 2017, ma pur sempre superiore di 2,5 milioni di Kmq del periodo 1966-2018.
Ma l’importanza di una copertura nevosa superiore alla norma sul nostro Emisfero, qual è?
La neve riflette la radiazione solare, debole durante il semestre freddo, e fa in modo che il freddo si “auto-alimenti” nelle zone coperte dalla neve.
Il freddo intenso in Canada e Siberia, è fondamentale per future irruzioni fredde sia negli Stati Uniti che nel nostro Continente.
Il meteorologo Statunitense Joe Bastardi sostiene che le temperature sull’Artico, elevate più del normale, fanno sì che vi sia una maggiore umidità per le abbondanti precipitazioni. Ma visto che le temperature stanno pur sempre sotto lo zero, allora sarà sotto forma di neve, che diventa assidua e copiosa aumentando la copertura nevosa.
Successivamente, nei grafici prodotti da www.rutgers.edu , potete vedere la copertura nevosa di Ottobre in Nord America, Eurasia e una complessiva nel Nord Emisfero.