Anticiclone Russo-Siberiano, chiamato amichevolmente “Orso” dalla community dei meteo-appassionati.
E’ semplicemente una struttura anticiclonica che sorge nelle sterminate, gelide steppe siberiane. Nell’immaginario collettivo è associata al gelo, al freddo, alla neve. Ed è proprio così, benché si tratti di una struttura anticiclonica non ha le stesse caratteristiche delle altre alte pressioni. Laddove staziona porta cieli grigi, nevicate, gelo siderale.
La sua comparsa, nonché il suo vigore ed estensione, è legata a particolari condizioni meteo climatiche che vengono a crearsi a ridosso del Circolo Polare Artico (settore asiatico chiaramente). Quando il Vortice Polare si sposta in quella direzione, decentrandosi rispetto alla propria sede naturale, determina ondate di gelo rilevanti. Il gelo si deposita al suolo, stratifica e determina la nascita di quell’Anticiclone.
In certe circostanze può estendersi, l’Anticiclone appunto, verso l’Europa (valicando gli Urali). Quando ciò accade si verificano ondate di freddo, anche gelo, fino alle medie latitudini. Ne potremmo citare di storiche, ma ci limiteremo a riportarvi il perché di questo argomento. Molto semplice: nelle code dei modelli matematici di previsione s’intravede la genesi di un possente Anticiclone Russo-Siberiano.
In Siberia, ultimamente, si stanno abbattendo eccezionali tempeste di neve. Il gelo è già diventato siderale. Si stanno verificando delle condizioni particolarissime, che potrebbero facilitare l’espansione di tale struttura altopressoria verso ovest. Quando? Già a Dicembre. E’ prematuro parlarne, è vero, ma sappiate che qualcosa di davvero interessante – in termini invernali – sta già avvenendo. Trattasi di dinamiche atmosferiche emisferiche, i cui effetti potrebbero manifestarsi improvvisamente e più celermente del solito.