SCIENZA E METEO. Vista l’impossibilità di trovare accordi per il calo delle emissioni di CO2 in atmosfera, ed ipotizzando che ci sia un legame tra l’aumento della temperatura globale e della percentuale dell’anidride carbonica, degli scienziati stanno studiando dei metodi per bloccare la radiazione solare, ottenendo quindi “artificialmente” una diminuzione della temperatura terrestre.
Si chiama “SAI” il primo progetto, ed è un tentativo di immettere nell’atmosfera una grande quantità di aerosol a base di zolfo, quindi solfati, le cui gocce sparse nella parte alta dell’atmosfera rifletterebbero la radiazione solare verso lo spazio esterno.
In pratica è una simulazione delle grandi eruzioni vulcaniche del passato, come il Krakatoa del 1883 ed il Monte Tambora nel 1815, che immettendo enormi quantità di SO2 in stratosfera, hanno causato una consistente diminuzione delle temperature globali.
Questo è il caso in cui bisognerebbe progettare una flotta di aerei tipo Boeing, quindi belli grossi, in grado di volare ad un’altitudine stabile di 20 km, diffondendo lentamente le particelle di solforati contenute nei serbatoi.
Il progetto prevede la spedizione di circa un centinaio di aerei del genere, con circa 4000 emissioni l’anno, entro i 15 anni.
La quantità di particelle di zolfo immesse in alta atmosfera sarebbero in grado di riflettere la radiazione solare permettendo un significativo calo delle temperature terrestri.