Le condizioni meteo hanno registrato un cambiamento importante. La netta contrapposizione tra il mastodontico Anticiclone e la vigorosa Depressione Scandinava prosegue, contrapposizione che sta determinando percepibili variazioni nella circolazione atmosferica.
In Italia permangono venti settentrionali, ovviamente più freddi, che facilitano l’intrusione d’aria fredda proveniente dal Circolo Polare Artico. Freddo che si percepisce maggiormente sulle adriatiche perché appena ad est dell’Italia è in atto una vera e propria irruzione fredda.
Irruzione che nelle ultime ore ha provocato un parziale peggioramento in alcune zone del Centro Sud, quelle ovviamente più esposte al freddo presente sui Balcani. Ecco quindi spiegate le precipitazioni dall’Abruzzo alla Puglia, con anche dei temporali e delle nevicate appenniniche. Neve che è caduta a quote decisamente interessanti, diciamo mediamente attorno ai 1000-1200 metri ma con temporanei locali sconfinamenti a quote inferiori tra Abruzzo e Molise.
Cosa attendersi nelle prossime ore? Diciamo che prevarrà il sole un po’ dappertutto, eccezion fatta per le regioni indicate pocanzi dove invece insisteranno nubi irregolari con probabilità di annuvolamenti più consistenti a ridosso dei rilievi. Qui, tra pomeriggio e sera, potrebbero ripresentarsi locali precipitazioni che viste le temperature potrebbero assumere carattere nevoso attorno ai 600-700 metri di quota tra Abruzzo e Molise, oltre i 1000 metri sull’Appennino meridionale.
La ventilazione resterà settentrionale, con raffiche più intense sui crinali alpini e a ridosso della Sardegna orientale. Da segnalare locali annuvolamenti da stau sulle Alpi orientali, associati a qualche nevicata a bassissima quota.