Cosa dobbiamo aspettarci dai mesi di gennaio e febbraio? Quali saranno le condizioni meteo climatiche prevalenti?
Domande che in molti, meteo appassionati e non, si staranno ponendo alla luce di vari e variegati articoli riguardanti le previsioni stagionali. Noi, dal canto nostro, abbiamo proposti tanti approfondimenti dedicati alle dinamiche atmosferiche che benché estremamente complesse sono interpretabili tramite pattern specifici.
Diciamo che tutto si riduce, si fa per dire, al Vortice Polare. Un Vortice che resta estremamente fragile, preda dei flussi di calore innescati dall’Alta Pressione del Pacifico. Lo stato di salute resta cagionevole, fin dagli albori, e se guardiamo le ultimissime proiezioni climatiche possiamo dirvi che vari tasselli si stanno disponendo in direzione di un improvviso riscaldamento stratosferico.
Tale processo può condurre o allo spostamento del Vortice dalla propria sede oppure alla vera e propria rottura della grande depressione polare. Quest’ultima ipotesi è il risultato estremo, ma in determinate condizioni può succedere e mai come quest’anno sembrano sussistere le condizioni ideali per uno “split” del vortice.
A nostro avviso, a prescindere dalla rottura o meno, dovremmo assistere a un’accelerazione invernale importante. Quando? Già tra Natale e Capodanno, o comunque nella prima settimana del nuovo anno. Aria fredda da est potrebbe piombare sulle nostre regioni, provocando nevicate a bassa o bassissima quota. Questa è la nostra idea, vedremo se troverà supporto nei fatti oppure no.