Evitate di guardare le mappe, o modelli che dir si voglia, di previsione meteo. Soprattutto evitate il lungo termine, perché i cambiamenti sono talmente eclatanti e repentini che si rischia il batticuore.
Cosa sta succedendo, se ci seguite, è cosa nota. Il Vortice Polare è sotto assedio, il riscaldamento sul comparto euroasiatico sta raggiungendo livelli record e potrebbe far saltare in aria il banco. Un Vortice, è bene ricordarlo, che in questo periodo dovrebbe raggiungere il top – in termini di vigoria – tant’è che sta provando a resistere strenuamente. Sicuramente avremo una forte bilobazione, forse avremo addirittura una rottura (lo split).
Gli effetti del “terremoto atmosferico” sono già visibili nelle varie proiezioni meteo climatiche d’inizio 2019. Una cosa è certa: il gelo arriverà alle porte dell’Italia. Sicuramente sull’Europa orientale, quasi sicuramente sui vicini Balcani. Dopodiché vedremo, vedremo se avrà la forza di piombare sulle nostre regioni.
Perché ciò accada dovremo monitorare l’Alta Pressione delle Azzorre, perché è vero che si spingerà un po’ più a nord rispetto all’attuale posizionamento ma è altrettanto vero che ancora non è chiaro se riuscirà a strutturare un blocco anticiclonico capace di arginare le depressioni atlantiche e di facilitare lo scivolamento dell’aria gelida sul Mediterraneo.
Quando lo sapremo? Probabilmente entro qualche giorno. La nostra opinione? Semplice, quel che stiamo scrivendo da tempo ovvero riteniamo probabile un’ondata di freddo rilevante a cavallo tra Capodanno e l’Epifania. Ipotesi, vero, ma carte alla mano è un trend meteo climatico che pian piano sembra realizzarsi.