Giungono conferme, autorevoli. I modelli matematici di previsione propongono un cambiamento meteo climatico guarda caso proprio a cavallo tra San Silvestro e Capodanno.
Un cambiamento che ha radici profonde, ha radici atmosferiche importanti nel senso che deriva dallo sconquasso che sta avvenendo sopra le nostre teste. L’atmosfera è dinamica e mai come quest’anno sembra orientarsi con decisione verso freddi scenari invernali. Quello che stiamo per descrivere è un assaggio, assaggio che potrebbe diventare qualcosa di più consistente già nelle primissime fasi del 2019.
Stiamo parlando, lo avrete capito, del freddo. Freddo che arriverà da est, dalla Russia, freddo che colpirà principalmente le regioni del basso Adriatico e del Sud. Freddo che non sarà sterline, perché avremo dell’instabilità destinata a sfociare in precipitazioni sparse. Viste le temperature tali fenomeni assumeranno carattere nevoso a quote relativamente basse, quasi certamente collinari.
Per capirci, gli ultimissimi aggiornamenti modellistici suggeriscono nevicate tra i 500-600 e gli 800 metri nella seconda parte della giornata del 31 dicembre. Probabili in Abruzzo, Molise, Puglia, interne campane, Basilicata, Calabria, nord della Sicilia. Molti italiani saluteranno il nuovo anno coi “fiocchi”.