Influenze meteo: nella Stratosfera si stanno verificando continui riscaldamenti alla quota di circa 30.000 m di quota. Vogliamo fare chiarezza perché c’è parecchia confusione sulle aspettative a seguito di questi eventi meteo.
Rammentiamo che gli effetti che potrebbero avvenire a causa dell’evento come citato non sono prevedibili, in specie non si fanno previsioni meteo.
Gli effetti dello Strat Warming avvengono con tempi variabili, e lo studio di tale evento non è finalizzato per fare una previsione meteo in ambito locale.
Recenti studi hanno appurato che solo il 60% degli Strat Warming genera lo Split del Vortice Polare, ma questi non determinano con certezza un’ondata di freddo in Italia. In Italia potrebbe non avvenire niente.
I siti meteo come il nostro hanno un’attitudine scientifica e trattano ogni fenomeno atmosferico, compresi quelli che si verificano in alta atmosfera che secondo studi e pubblicazioni, provano che c’è un’interazione tra quanto succede in Stratosfera e Troposfera, cioè quella parte di atmosfera dove si verificano i fenomeni atmosferici.
E’ perciò che ne parliamo.
I modelli matematici di previsione, precisamente quelli che spingono le proiezioni a 15 giorni, ma soprattutto a un mese circa, individuano delle anomalie climatiche verso il freddo su una buona parte dell’Europa centro-settentrionale e la Siberia. Alcuni modelli hanno iniziato a vedere l’avvento di ondate di gelo, mentre quelli noti come Global Model che vengono erogati ogni 6-12 ore, rilevano tali influenze con un certo ritardo.
Per quanto riguarda l’Italia, vengono individuate delle fugaci irruzioni di aria molto fredda, e viene prospettata l’interazione tra aria gelida e umida proveniente dal Mediterraneo occidentale, e anche forse dall’Atlantico. Ma ancora l’evoluzione è incerta, nonostante vi siano modelli matematici come quello europeo, nella versione EPS, che rilevi un gran freddo e la neve in Italia: Gelo dalla Siberia, le ultimissime secondo il Centro Meteo Europeo.
Con l’attuale situazione meteorologica, le previsioni a carattere locale dopo il 3° e 5° giorno di validità tendono a perdere di affidabilità. Dopo questo periodo anche una previsione su scala nazionale appare offuscata da una marea di incertezza.
Ciò che avviene è normale: lo Split del Vortice Polare crea un cambio di circolazione che è contraria a quella delle correnti che soffiano normalmente nel nostro Emisfero. Per dirla in parole semplici, avviene una sorta di sconquasso.
Lo Split del Vortice Polare e lo Strat Warming sono attentamente studiati in tutti i Paesi particolarmente suscettibili le ondate di gelo. In questi giorni abbiamo letto decine di articoli redatti da meteorologi del Canada, degli Stati Uniti d’America, Gran Bretagna, Norvegia, della Svezia ove l’attenzione e massima, Finlandia e della Russia.
Anche in Italia lo Strat Warming è studiato, ma non abbiamo reperito alcuna pubblicazione da parte delle Università o enti scientifici.