CLIMA E METEO: nelle immagini soprastanti possiamo osservare dove è stato il massimo impatto dell’annata 2018, prevalentemente molto calda ovunque.
Tra le zone più colpite dal caldo, oltre all’Artico in genere, c’è il nostro Continente ed il Medio Oriente. I rilevamenti di alcune aree del Pianeta avvengono specie con l’ausilio di satelliti e, pur condividendo la teoria del riscaldamento globale, i paragoni con la norma derivano da interpolazioni che seppur di alto valore scientifico sono soggette a errori rilevanti.
Potrebbe derivare da ciò l’eccessivo riscaldamento delle aree polari, da un errore che amplifica l’aumento termico reale, dunque. Ma queste sono nostre osservazioni, e non così prive di fondamento.
Dallo zoom sull’Europa nella seconda mappa notiamo che il 2018 è stato forse l’anno più caldo di sempre tra Francia, Svizzera, Germania, una parte dell’Italia e del Medio Oriente. Di questo, ovviamente, ce ne siamo resi conto. Ricordate gli incendi in Scandinavia, la siccità che ha bruciato i prati come mai avvenuto a memoria d’uomo in Inghilterra.
La terza mappa mostra le zone dove il 2018 è stato più freddo della norma. Queste aree sono molto limitate e circoscritte a quelle zone dell’Atlantico Centrale che quest’estate sono state molto fredde, con le acque che hanno registrato minimi storici delle temperature.
Da qui anche la stagione degli uragani verso il Golfo del Messico fu piuttosto fiacca.