A guardar le mappe di previsione, con molta attenzione, oggi viene da pensare che l’ipotesi meteo direzione gelo sia più di una semplice supposizione.
Supposizione nata, è bene ricordarlo, da un attento monitoraggio delle dinamiche atmosferiche sin dallo scorso mese di Dicembre. Monitoraggio che ha portato a centrare l’evoluzione di gennaio e che da giorni incita alla comparsa del gelo russo in Europa.
Tale scenario sta comparendo sempre più spesso nei modelli deterministici, cenno inequivocabile di un possibile cambiamento. Vi dicevamo che i costanti impulsi artici avrebbero segnato un cambio circolatorio importante, bene, oggi più che mai ne siamo convinti.
Nel corso della prossima settimana andrà a svilupparsi un’area di Alta Pressione tra la Scandinavia e la Russia Europea. Tale struttura dovrebbe innescare lo scivolamento di una massa d’aria gelida in direzione dell’Europa orientale. Scenario che non depone certo a favore dell’intrusione delle perturbazioni atlantiche verso est, non a caso le mappe cominciano a fiutare queste difficoltà.
Attenzione quindi, perché da qui a metà febbraio potrebbero realizzarsi realmente le condizioni ideali per un’ondata di gelo importante. Tanto in Europa quanto nel Mediterraneo. Non chiedeteci di entrare nel dettaglio perché non è possibile, in questo momento dobbiamo concentrarci sulla dinamica e una volta che l’impianto dovesse andare in porto si comincerà a ragionare sui possibili effetti in Italia.