METEO SINO AL 30 MARZO 2019, ANALISI E PREVISIONE
Il potente anticiclone, da cui sono derivate condizioni meteo tardo primaverili, è ormai agli sgoccioli e verrà spazzato via da un’improvvisa sfuriata d’aria fredda da nord. Il crollo termico sarà notevole e repentino, dopo che le temperature si sono spinte fino a picchi di 25 gradi e oltre, con il caldo anomalo che ha colpito con particolare enfasi le regioni settentrionali.
L’ormai imminente incursione del fronte freddo da nord sarà generata dall’arretramento ad ovest dell’anticiclone europeo, che al tempo stesso punterà verso nord tra Regno Unito e Norvegia, avviando così una corposa discesa artica verso la Penisola Scandinava che si incanalerà sull’Europa Centro-Orientale dove di botto si respirerà aria d’inverno.
Fin da lunedì avremo i primi effetti sull’Italia con il sistema frontale atteso valicare le Alpi nella seconda parte della giornata. L’aria fredda, al seguito della perturbazione, provocherà un vero e proprio sconquasso con temperature che crolleranno anche di dieci gradi. Il cambiamento atteso in apertura di settimana sarà davvero repentino.
TORNA METEO PIU’ INVERNALE SU TUTTA ITALIA
In molti stati europei si avrà un clamoroso ribaltone rispetto al clima caldo di questi giorni e addirittura tornerà la neve a bassa quota. Il cambio di scenario sarà però radicale anche sull’Italia, mentre invece sull’Europa Occidentale insisterà ancora l’anticiclone con clima primaverile tra Regno Unito, Penisola Iberica e Francia Occidentale.
Il fronte freddo, dopo aver valicato le Alpi, scivolerà lungo lo Stivale già alla fine di lunedì producendo l’innesco d’instabilità con temporali dovuti ai contrasti termici Il peggioramento risulterà più attivo prima sulle Venezie, le Adriatiche e poi al Sud, mentre il Nord Ovest sarà saltato dalle precipitazioni. Dovrebbe patire del peggioramento l’Emilia Romagna.
Non dovrebbe mancare un generale calo delle temperature, acuito dal rinforzo dei venti che si disporranno settentrionali. Comparirà anche la neve non solo sulle Alpi, specie zone di confine, ma anche lungo la dorsale appenninica. La fase fredda proseguirà fin dopo metà settimana, con instabilità attesa persistere all’estremo Sud.
METEO INIZIO SETTIMANA, PEGGIORA CON INTRUSIONE FRONTE FREDDO
Già dalle prime ore di lunedì la perturbazione sarà addossata all’Arco Alpino e lo valicherà tra pomeriggio e sera, con un atteso aumento delle nubi sul Nord Italia e delle precipitazioni più probabili sul Triveneto e localmente sull’est della Lombardia. Neve giungerà sulle Alpi Orientali, specie sui confini. Si potranno avere anche temporali con grandine in Friuli e Vento.
Tra sera e notte peggiora in Emilia Romagna e nord Marche, con rovesci e temporali anche intensi. Precipitazioni raggiungeranno rapidamente anche l’Umbria e a macchia di leopardo la Toscana. Da segnalare le prime nevicate sull’Appennino Settentrionale inizialmente dai 1500 metri, poi a quote più basse, forse fin sotto i 1000 metri nella nottata tra lunedì e martedì.
Nella giornata di martedì il fronte instabile si porterà al Centro-Sud, con precipitazioni più organizzate sui versanti adriatici e zone interne appenniniche. Lungo la dorsale centrale dell’Appennino il previsto raffreddamento riporterà la neve fin verso i 1000 metri, localmente a quote inferiori durante le precipitazioni più intense. Peggiora anche in Sardegna, con acquazzoni e temporali sparsi, con anche locali grandinate.
CROLLO TERMICO, DI OLTRE 10 GRADI. TORNA INVERNO
Lo scenario cambierà repentinamente nei primi giorni della settimana, per l’aria fredda al seguito del fronte che spazzerà il tepore primaverile causerà un tracollo delle temperature più forte sul lato orientale della Penisola. Martedì l’aria fredda dilagherà su gran parte del Paese, acuito dai venti sostenuti settentrionali.
ULTERIORI TENDENZE
L’ondata instabile sarà poi seguita da un generale miglioramento per gli ultimi giorni del mese, con il ritorno dell’anticiclone almeno al Centro-Nord. Continueranno ad affluire correnti fredde, che alimenteranno un po’ d’instabilità tra il Sud e Sicilia fino almeno alla giornata di venerdì, mentre poi l’anticiclone dovrebbe riconquistare tutta l’Italia, ma solo per qualche giorno.
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