METEO SINO AL 23 NOVEMBRE 2019
Come abbiamo evidenziato, siamo in una fase culmine della stagione autunnale, e la linea di tendenza che abbraccia un periodo di due settimane prospetta e conferma tale condizione atmosferica, con caratteristiche meteo fortemente influenzate dalle correnti oceaniche, che mostreranno tentativi d’ingresso verso ovest. Infatti, l’aria molto fredda che dall’Artico si porterà nella Russia occidentale, dove si formerà un anticiclone gelido, cercherà di avanzare verso ovest, attirata anche dalle fortissime Basse Pressioni mediterranee.
Tutto ciò depone verso un avvio d’Inverno che potrebbe avere caratteristiche, perlomeno nella primissima fase, di freddo prossimo alla media, con precipitazioni.
Comunque, tornando ad analizzare il lasso temporale di due settimane vediamo che avremo una marcata influenza delle correnti oceaniche, incentivate da venti in quota eccezionalmente favorevoli alla genesi di numerose e forti aree cicloniche nel Mediterraneo centrale, che dovrebbero coinvolgere l’Italia con frequenti fasi di maltempo.
Insomma, dopo mesi di condizioni meteo fortemente anomale, anzi, anni ed anni dove il tempo ha mostrato le maggiori anomalie climatiche, viviamo un periodo normale, dove Novembre mostra condizioni meteorologiche tipiche del periodo, anche se su ciò abbiamo vari “ma”.
Innanzitutto, la previsione di aree di bassa pressione profondissime non è normale per le nostre zone, questo significherà il rischio di avere eventi meteo estremi. Quindi, la normalità meteo di cui parliamo è abbastanza illusoria, perché se è vero che molti aspetti del tempo che fa e che farà saranno nella media, gli eventi meteo estremi sono in agguato, e questi potrebbero più avanti anche riportarci calura e siccità.
Il meteo estremo è difficilmente prevedibile, e poi volendo seguire la traccia dei super calcolatori del lunghissimo termine, oramai dovremmo affermare che avremo sovente fenomeni atmosferici estremi.
Ma questa tesi la vogliamo davvero usare con cautela.
Quindi, ora come ora vivremo un’acuta fase autunnale che nella seconda settimana di previsione potrebbe vedere maggior freddo e meno precipitazioni. Questo avvantaggerebbe le località montane, specie nel Centro Nord Italia ed i rilievi più elevati della Penisola, dove cadrebbe la neve che in teoria dovrebbe rimanere al suolo tutto l’Inverno.
Orbene, per concludere, il susseguirsi di perturbazioni sul nostro Paese, con impulsi di aria fredda di origine artico marittima, ci catapulteranno rapidamente verso un raffreddamento che ci porterà sovente maltempo, forte vento nelle zone esposte, e la neve sui monti, quale prologo dell’Inverno meteorologico ormai sempre più vicino.
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