Da alcuni giorni le proiezioni meteo dei supercalcolatori prospettano il rischio di un evento nevoso in parte della Valle Padana. I modelli matematici di previsione danno indicazione del rischio neve esclusivamente nelle zone più elevate della pianura; città a rischio spruzzata di neve sono Torino, forse una fioccata si potrebbe avere anche su Milano.
Neve sprazzi si potrebbe presentare anche in Emilia, e a tratti sull’alto Veneto. Ma si tratterà di un evento meteo estremamente fugace, originato da una perturbazione proveniente da nordovest che rilascerà gran parte delle precipitazioni oltralpe, dove sono attese forti nevicate.
Tuttavia al rischio di neve si sta iniziando a dare un certo risalto, anche se il fenomeno atmosferico non dovrebbe procurare disagi alla circolazione stradale, se non in talune località alle prime ore del mattino.
Ormai ogni nevicata fa notizia, eppure d’inverno dovrebbe essere un fenomeno abbastanza abituale, anche se a volte si paragona il clima della Valle Padana con quello della Baviera. Insomma, le aspettative di neve in Valle Padana sono superiori a quello che potrebbe avvenire.
La neve prima di Natale in Valle Padana è un evento meteo non molto frequente, ma tuttavia neppure insolito. L’ultima nevicata di grosse proporzioni prima di Natale si ebbe nel 2012, quando la sera del 7 dicembre la neve cade in Valle Padana seguita da una forte gelata. Copiose nevicate si ebbero alcuni giorni più tardi, quando giunse una perturbazione da ovest. Un’altra nevicata si ebbe subito dopo per il transito di un ulteriore perturbazione. La neve cade copiosa soprattutto in Lombardia.
A Milano in alcune aree di periferia lo spessore del manto bianco superava i 30 cm.
Durante l’inverno 2012-2013 la Valle Padana fu interessata da numerose nevicate. In alcune zone fu un’annata da record per la quantità di neve caduta. Nelle Prealpi lombarde, a quota 800 m di altezza, si ebbero nevicate per circa e oltre 3 metri di spessore in tutto l’inverno.
Fu un inverno veramente nevoso, con anche parecchie giornate di nebbia che mantennero la temperatura piuttosto rigida che favorirono il mantenimento della neve al suolo.
A Natale, però si ebbero aumento della temperatura con la pioggia.
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