Le ultime elaborazioni meteo diffuse dai Centri Meteo confermano che aria fredda si metterà in moto verso sud, con una rotta che dovrebbe, stando alle ultime informazioni, interessare marginalmente l’Italia, e riportare condizioni atmosferiche rigide al Sud e la Sicilia, dove tornerebbe anche a nevicare sui rilievi.
E’ stata smentita la formazione di un’area ciclonica nel Mar Tirreno, perciò l’entità dell’ondata di maltempo si limiterà a precipitazioni esigue, che potremmo stimare similari a quelle del precedente evento freddo che ha interessato il Mezzogiorno italiano.
A limitare l’ingresso dell’aria fredda sull’Italia sarà l’Alta Pressione europea, che costituirà da barriera all’espandersi verso ovest della corrente gelida settentrionale. Tuttavia, la marcata differenza di pressione atmosferica con il mare Ionio e la Grecia, dove si formerà il centro di bassa pressione, favorirà di nuovo venti forti sull’Italia, o quasi tutta: ancora una volta la ventilazione sarà effimera nel settore centro occidentale padano.
Il nuovo evento freddo abbasserà la temperatura in tutta Italia, sopratutto sui monti del Nord Italia, dove durante il Capodanno si sono raggiunti valori altissimi, che stanno danneggiando il manto nevoso che si era formato tra novembre e dicembre.
E di neve, per le Alpi italiane, non è prevista per almeno altre due settimane ancora. Ovviamente questo sarà da confermare.
In Gennaio non è insolito avere periodi di alta pressione sull’Italia, tuttavia il timore è quello che la parvenza di tale normalità divenga una seria anomalia se si dovesse protrarre a lungo. Ma già l’anomalia c’è, ed è frequente per le temperature insolitamente elevate.
Un altro elemento di anomalia è la scarsa presenza di nebbia in Valle Padana durante un anticiclone invernale. La nebbia con le alte pressioni e la scarsa ventilazione dovrebbe persistere anche di giorno. Ma l’alta pressione che ci interessa ha familiarità con quelle nord africane che presentano aria molto asciutta in quota.
Comunque, con l’arrivo dell’aria fredda avremo gelate notturne in molte regioni, ed un incremento di quelle in atto al Nord Italia.
Proiezioni meteo più avanti nei giorni propongono la genesi di una nuova irruzione d’aria fredda, forse massiccia, sempre verso latitudini medie europee, ma avremo modo di riparlarne.