METEO SINO 21 GENNAIO 2020 – L’evoluzione meteo sarà caratterizzata nel breve termine dalla permanenza dell’alta pressione, la quale tuttavia presenta una maggiore umidità rispetto all’anticiclone che abbiamo avuto durante il periodo delle feste. Lo si evince anche dall’improvvisa comparsa, peraltro prevista, della nebbia fittissima in Valle Padana, oltre che la presenza di annuvolamenti sulla Sardegna che tenderanno poi ad estendersi a varie regioni tirreniche. Nell’isola si sono verificate già deboli precipitazioni.
L’evoluzione meteo della settimana vedrà l’ingresso di un vortice di aria instabile che tenderà ad interessare soprattutto la Sardegna e le regioni tirreniche, per poi portarsi verso il Nord Africa. Tale novità comporterà l’aumento di nuvolosità con qualche precipitazione di cui abbiamo parlato prima. Ciò sottolinea la situazione di criticità dell’alta pressione, la quale staziona sull’Europa occidentale e gran parte d’Italia ormai da oltre due settimane, e che stato invecchiando, accumulando umidità nei bassi strati atmosferici.
Ma in Europa le condizioni meteo climatiche sono estremamente anomale: le perturbazioni oceaniche interessano l’Islanda, parte delle Isole Britanniche per poi portarsi verso la Scandinavia. Queste sono causa anche di tempeste e burrasche di vento. Allerte meteo sono state diffuse nelle Isole Britanniche per il forte vento. Continue allerte meteorologiche vengono diramate in Islanda, dove le condizioni atmosferiche sono spesso estremamente avverse, e gli scorsi giorni il vento ha raggiunto raffiche di oltre 200 km/h sotto tempeste di neve.
Su gran parte d’Europa c’è la quasi totale assenza di precipitazioni, compresa l’Italia, anche se va detto che in molte aree d’Europa i mesi di novembre e dicembre erano stati molto piovosi. Attualmente viene monitorata la situazione del Vortice Polare, il quale comincerà a presentare delle possibili criticità.
Per il momento il Vortice Polare continuerà a influenzare il settore temperato del nostro Emisfero, con anomalie climatiche. In Italia l’alta pressione tenderà nel lungo termine, quindi parliamo della prossima settimana, a cedere il passo a correnti che potrebbero essere a tratti provenienti dall’Oceano Atlantico oppure persino dalla Russia. Nel caso non sarebbero proveniente dalla Siberia, ma di origine polare, pertanto non rigidissime. Ma è evidente che la situazione meteo verso il metà mese andrà cambiando, mentre ancor più cambierà dopo il 20 gennaio, quando i modelli matematici che prospettano proiezioni a lunghissimo termine, individuano parecchie criticità, ma soprattutto il ritorno delle precipitazioni sull’Italia.
Con il ritorno delle precipitazioni avremo anche le nevicate, queste saranno presenti soprattutto nelle regioni settentrionali sino a quote molto basse, se non anche in Valle Padana. Ciò comunque il tutto sarà da confermare.
Con l’abbassarsi della temperatura e poi anche l’insorgere di precipitazioni, la neve cadrà anche in Appennino e sui rilievi delle Isole Maggiori. Le previsioni non sono estremamente ottimistiche per le precipitazioni per gennaio, in quanto non sono attese intense.
Ma proiezioni meteo climatiche più lungo termine indicano che febbraio potrebbe essere caratterizzato da condizioni meteo avverse e frequenti precipitazioni, oltretutto con temperature più basse di quelle che avremo durante il mese di gennaio. Anche queste sono proiezioni comunque da confermare.
In conclusione si intravede una luce in fondo al tunnel che ci porterebbe verso condizioni climatiche più normali, ovvero più tipiche dell’inverno.
Ci aggiorneremo con i prossimi appuntamenti.
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– ANCONA