L’accurata osservazione dell’evoluzione meteo delle Vortice Polare sarà rilevante per scoprire che tempo avremo in Febbraio, mentre la prossima decade che porterà a conclusione Gennaio appare abbastanza delineata.
Il Vortice Polare è una circolazione atmosferica di alta quota che durante la stagione invernale si forma in prossimità del Circolo Polare Artico. Nel corso della stagione, il Vortice si rinforza sensibilmente, generando ad ogni suo indebolimento delle anse che favoriscono gli scambi di masse d’aria secondo i meridiani. Condizione normale d’Inverno, ma non quest’anno, così che le medie latitudini sono intrappolate in temperature sopra la media.
Quando il Vortice Polare genera una circolazione fortissima come quella di quest’anno, alle medie latitudini prevalgono le alte pressioni, così, in particolare in Europa le temperature sono anomalie, ed anche in Italia il clima è meno freddo rispetto a come dovrebbe essere, oltre che clemente. Tuttavia, le fluttuazioni della Corrente a Getto generano dei disturbi, come quello che sta per interessare il Nord America, dove è attesa un’ondata di freddo. Ma è lo stesso ad aver avviato la genesi di un fortissimo anticiclone europeo.
Mentre su scala più locale si stanno registrando altre ondate di maltempo e di freddo. Possiamo evidenziare quelle avvenute nel Medio-Oriente, con la neve nel deserto (niente di eccezionale), oppure la bufera che interesserà con nevicate a bassa quota la Spagna.
Eppure tutto questo accade in una parte dell’Emisfero dove prevale l’alta pressione.
Il Vortice Polare nel frattempo tenderà ad assumere una circolazione detta ellittica. Non avremo – per ora – il disfacimento del Vortice Polare, anche se andrà indebolendosi nella parte centrale, dove stanno per formarsi due lobi che avranno ciascuno da un vortice depressionario.
Questo fenomeno rappresenta comunque una criticità del Vortice Polare che potrebbe anche spittare, ovvero spaccarsi in due o più frammenti e avviare ondate di gelo che vagheranno nel nostro Emisfero.
I modelli matematici che spingono le proiezioni meteo a 10-15 giorni di validità, indicano una circolazione atmosferica in alta quota del Vortice Polare ellittica, con con un lobo in rotta verso l’Europa, addirittura forse fin sino il Mediterraneo centrale. Questo potrebbe avere influenza anche alle basse quote atmosferiche, e attenuare l’intensità delle alte pressioni previste dai modelli matematici, avviando un periodo decisamente più invernale di quello che abbiamo vissuto. Ma ora come ora è una tesi da confermare.
Non ci sono comunque previsioni che prospettano un’evoluzione meteo di gelo proveniente dalla Russia verso l’Europa (Buran o Burian), evento molto complesso prevedere a lungo termine, mentre prende forza la tesi di un’irruzione di aria artica oppure polare europea, la cui rotta sarà da definire.
Febbraio si aprirebbe quindi con una marcata instabilità di masse d’aria provenienti dalle aree polari, che abbasserebbero la temperatura su gran parte dell’Europa e l’Italia, proprio come avevano prospettato i modelli matematici a lunghissimo termine.
Ma attenzione, i modelli matematici a lunghissimo termine, indicano delle tracce, ed una interessante è quella che prospetta la ripresa delle precipitazioni a febbraio. Ma tutto sarà da confermare.
La nostra intenzione è individuare i disturbi di del Vortice Polare che poi avranno delle ripercussioni anche sulle proiezioni dei modelli matematici a più breve termine (periodo 7-15 giorni), solitamente soggetto ad ampie variazioni.
Chiarimenti li avremo probabilmente nel corso della settimana, quando i modelli matematici potrebbero cambiare previsioni.
Ovviamente ci aggiorneremo costantemente.
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