Il meteo e le sue sorprese: l’inverno che non vuole cedere il passo
L’inverno, quest’anno, sembra aver deciso di prolungare il suo dominio, relegando la primavera in un angolo oscuro, in un limbo stagionale. Le regioni del centro-nord hanno subito la sua presenza prolungata, un abbraccio invernale che ha superato ogni aspettativa. Non è la prima volta che assistiamo a simili comportamenti meteorologici, con la primavera compressa tra un inverno invadente e un’estate impaziente di arrivare.
Il meteo e le sue contraddizioni: tra incursioni invernali e segnali di normalità
Il meteo, tuttavia, è pieno di contraddizioni. Tra incursioni invernali tardive e passaggi a vuoto, ora sembra che la situazione stia assumendo caratteristiche meno ambigue. Si inizia a delineare un cammino più chiaro verso quei segnali che dovrebbero rappresentare la normalità. Una tendenza che sottolinea come, da oltre un decennio, la primavera soffra sempre più di forti interferenze, che a volte si manifestano in modo molto marcato, sia in direzione della bella stagione, sia in quella fredda appena trascorsa. Un gioco che riduce sempre più spesso quel lembo ideale, verde e fiorito, che viene ridotto in situazioni al limite.
Il meteo e le sue cause: l’oscillazione dell’Oceano
La causa di queste anomalie meteorologiche è sempre la stessa: una natura atmosferica che riesce a aggrapparsi alle oscillazioni dell’Oceano, come se l’inverno fosse il padrone dominante della sua successiva stagione, la primavera.
Il meteo e le sue prospettive: verso la normalità
Ora, però, l’evoluzione che i modelli meteorologici ci prospettano mostra un’identità più normale. Si tende a distaccarsi, con molta gradualità, da quello del quadrimestre freddo, ora denominato semestre. In un lasso di tempo relativamente breve, circa 15 giorni, quello che era narcotizzato e inerte, ora mostra i naturali e ovvi legami con le mutazioni naturali.
Il meteo e le sue compensazioni: la natura sa cambiare marcia
Siamo stati penalizzati, in parte, da questo cambio d’abito del meteo, ma la natura, ormai abituata a queste eccentricità, è ancora in grado di cambiare marcia e compensare l’eccesso invernale. Non siamo lontani dalla bella e calda stagione.