Il meteo e le sue sorprese: un inverno tardivo?
Da qualche tempo, con un misto di trepidazione e speranza, attendiamo un mutamento radicale del meteo che riguarda l’Europa. Ci siamo più volte interrogati su cosa mancasse per dare una svolta a questo inizio di inverno, caratterizzato da una mancanza di depressioni atmosferiche, un fenomeno che sembrava confinato alle regioni polari e legato a quel “ostinato vortice freddo” che non sembrava voler cedere alla termodinamica.
Un rallentamento della “trottola” Artica
Ora, pur mantenendo un atteggiamento di cautela, possiamo intravedere dei segnali che potrebbero indicare un cambiamento. Nonostante sia tardivo, l’inverno potrebbe finalmente trovare spazio grazie a un rallentamento della “trottola” Artica. Abbiamo osservato un Hp che non ha mai mostrato reattività, e abbiamo notato i suoi cambiamenti ciclici, ma non sono stati sufficienti.
Un’analisi delle correnti nell’alta tropopausa
Ora, se analizziamo le correnti nell’alta tropopausa, possiamo ipotizzare quale potrebbe essere il principale responsabile di questa inversione di tendenza. Descriverlo in termini di “ore previsionali” sembra impossibile, ma l’attività del vortice polare, che per giorni è stata confinata nelle zone artiche, ora sembra voler mostrare la sua influenza su un’Europa che finora non ha mai avuto un vero contatto con l’inverno.
Un’ingerenza russa?
Vorrei sottolineare che, al di là dell’ottimismo o del pessimismo di certe affermazioni, la rivincita, “tardiva ed invernale”, potrebbe essere causata da un’ingerenza russa, molto più probabile di ogni altra soluzione. Il cambiamento tanto atteso potrebbe arrivare proprio da quelle “anse fredde” euro-asiatiche che potrebbero compensare, almeno in parte, ciò che finora non abbiamo avuto.
Un anticiclone “forte”
Ora possiamo affermare con una certa sicurezza che l’anticiclone “forte” sarà “finalmente” relegato al suo “ruolo” solo dalla fine di una persistente fase atmosferica che ha raggiunto i suoi massimi storici. Sono sempre più convinto che questo inverno freddo, decentemente freddo, sarà “compresso” verso la sua piena maturità (fine gennaio inizi di febbraio).
Il 18 di gennaio: un giorno da segnare?
Sarà il 18 di gennaio, forse dopo, ma la “perseveranza” ha oltrepassato ogni suo “legale” limite. Non credo che questo possa essere un sintomo di “inverno memorabile” (almeno parzialmente), ma credo tuttavia, in una giusta compensazione che la “natura atmosferica” ha… ed avrà sempre nel suo DNA.